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Lanzarote, l'isola dei vulcani

  • Immagine del redattore: stefaniacatellani
    stefaniacatellani
  • 19 feb 2015
  • Tempo di lettura: 7 min

10 motivi per cui scegliere Lanzarote come meta delle prossime vacanze!

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Perché abbiamo deciso di andare a Lanzarote? Perché è la meno famosa delle 4 isole principali che compongono l’arcipelago delle Canarie: Gran Canaria, Tenerife, Fuerteventura e Lanzarote appunto.

Perché è riserva della biosfera dell’Unesco e quindi pensiamo che preservi ancora l’autenticità di un posto naturale e molto particolare.

L’isola di Lanzarote ha come caratteristica principale la presenza di centinaia e centinaia di vulcani, tutt’ora attivi; proprio a causa della sua conformazione territoriale, l’aspetto dell’ambiente è quasi “lunare”.

Girovagando in auto per tutta l’isola si alternano infatti grandi conformazioni rocciose a vere e proprie distese di lava pietrificata di colore nero che terminano poi con bellissime spiagge, insenature oppure in scogli frastagliati.

Oggi, Lanzarote è diventata una meta molto più famosa rispetto a quando siamo andati noi nel 2011, quando ancora non esisteva nemmeno il volo diretto dall’Italia.

LE 10 COSE IMPERDIBILI DA VEDERE A LANZAROTE:

  • PARCO NAZIONALE DEL TIMANFAYA

Situato nella parte ovest dell’isola, il Parco Nazionale del Timanfaya è la maggior attrattiva di tutta l’isola; il parco, esteso su una superficie di circa 50 km quadrati è un ecosistema protetto formato da centinaia di vulcani, tutt’oggi attivi.

Le eruzioni più disastrose si sono verificate nel 700 circa e hanno dato a questa zona l’aspetto che possiamo vedere oggi: rocce rosse, nere, gialle e un’assoluta desolazione a livello di flora e fauna, se non per qualche licheno che riesce a sopravvivere in queste estreme condizioni.

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Il Parco è visitabile ogni giorno e si riconosce l’entrata per il famoso “Diablo” del Timanfaya, simbolo creato da Cesar Manrique e che oggi troviamo un po’ dappertutto tra calamite, magliette eccetera.

La visita è obbligatoriamente guidata, con un pullmino che vi scorta fra le tortuose stradine che percorrono i punti più interessanti dell’area, ma che comunque (purtroppo) mostra solo una piccola parte di questo meraviglioso spettacolo della natura.

Al termine della visita, viene mostrato come il sottosuolo sia ancora in fervente attività: buttando acqua in alcune buche scavate appositamente nel terreno, infatti, dopo una manciata di secondi la terra sbuffa un grosso getto di vapore, veri e propri geyser di acqua bollente!

Inoltre, viene mostrato come vengono facilmente arrostiti i polli allo spiedo posizionandoli su di un pozzo profondissimo attraverso il quale filtra l’aria bollente del sottosuolo.. Potete testarne l’efficacia assaggiandone uno al ristorante con vista panoramica sul Timanfaya!

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  • CUEVA DE LOS VERDES

La Cueva de Los Verdes è una galleria sotterranea lunga circa 6 km (di cui solo 2 visitabili) scavata dalla lava di una grande eruzione vulcanica circa 5.000 anni fa.

Durante il percorso si attraversano stretti cunicoli, poi grandi atri rocciosi, ma soprattutto occorre far attenzione ai piccoli particolari: gocce di lava solidificata, rocce dalle forme strane.. il tutto arricchito da luci e musica che creano un’atmosfera magica!

Alla fine della visita guidata, che dura circa un’ora, una piccola sorpresa… che però non si può svelare! Se siete curiosi, vi toccherà vedere coi vostri occhi!

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  • JAMEOS DEL AGUA

Un altro fantastico spettacolo della natura, arricchito dalle sapienti mani dell’artista Cesar Manrique.

Si visita dapprima una grotta sotterranea, dove l’acqua del mare affiora in superficie (a seconda della marea, alcuni tratti vanno percorsi coi piedi immersi nell’acqua) e dove vivono gli jameitos, piccoli granchi cechi, che si trovano solo qui!

Superato questo lago salato naturale, si arriva poi alla splendida “spiaggia” artificiale, con tanto di piscina dall’acqua celeste (dove purtroppo non si può fare il bagno), palme e che ricorda proprio un paradiso tropicale! Attraverso il piccolo museo dei vulcani si possono capire tante cose del territorio di Lanzarote e come la lava abbia plasmato questa terra.. oltre ad avere una panoramica meravigliosa dall’alto di questa splendida creazione.

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  • JARDìN DE CACTUS

Il giardino dei cactus è un’altra delle cose che ho apprezzato di più.. Migliaia e migliaia di piante grasse e cactus da tutto il mondo, dalle più piccine a quelle giganti, con fiori o con spine taglienti, questo è un vero paradiso per i fotografi!

Il contrasto, poi, tra il verde di queste piante, il nero del suolo lavico e l’azzurro del cielo è un mix di colori che rallegra gli occhi..

Un foto panoramica dal mulino a vento in fondo al parco-museo ed ecco un’altra perfetta creazione di Manrique!

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  • CASA MUSEO FUNDACIO’ CESAR MANRIQUE

Come già avrete capito, Cesar Manrique, artista nato proprio a Lanzarote, ha caratterizzato l’isola con le sue creazioni, dappertutto ne troverete e vi stupiranno per le forme, per i materiali.. Basti osservare il Diablo del Timanfaya, o il cactus gigante all’entrata del Jardìn de Cactus o il Monumento al Campesino… Ciò che sorprende di più, però, era la sua capacità di fondere la sua arte con la natura in modo perfetto, sublime, risaltandola, se possibile, ancora di più.

Un esempio perfetto di questa commistione è la Fundaciò Cesar Manrique, la casa-museo che fu abitata dall’artista dal 1968.

Non solo raccoglie alcune sue opere e i suoi studi, ma tutta la casa è un enorme museo: dagli arredamenti, alle vetrate panoramiche sull’arido “deserto” di lava su cui la casa è ubicata; dalle piscine azzurre che contrastano con le pareti neri, agli intonaci bianchi che tanto caratterizzano le case di Lanzarote; e poi gli alberi che “bucano” il soffitto, le statue colorate, le bouganville… Potreste anche trovare l’ispirazione per la vostra di casa!!

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  • PLAYA PAPAGAYO

Fra le tante bellissime spiagge di Lanzarote, questa è imperdibile! A sud dell’isola, di fronte a Fuerteventura, questa baia si raggiunge attraversando uno sterrato a pagamento (ma ne vale la pena) e persino in agosto non è molto affollata! La baia è protetta alle spalle da un promontorio sul quale è ubicato un bar ristorante e dal quale si gode di una vista spettacolare!

L’acqua è un po’ fredda (come in tutta l’isola del resto.. è oceano!) ma di sfumature blu e verdi incantevoli, dovute alla presenza sia di sabbia chiara che di sabbia scura.

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  • CALETA DE FAMARA

La Caleta de Famara è un’altra bellissima spiaggia, ma è completamente diversa da Playa Papagayo!

Qui è il vento che regna sovrano, e infatti qui si trovano anche i surfisti che tentano di cavalcare le onde dell’oceano.

La spiaggia è grandissima, di sabbia chiara, con qualche arbusto verde e qualche duna qui e là, utile per ripararsi dal vento!

Attenzione alle maree e alle onde.. cambiano improvvisamente e “investono” letteralmente i teli da mare, talvolta portandosi via tutto!

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  • CHARCO DE LOS CLICOS E LOS HERVIDEROS

Situati entrambi sul lato ovest dell’isola immediatamente sotto al Parco del Timanfaya troviamo questi altri due spettacoli della natura, completamente diversi l’uno dall’altro.

A Charco de Los Clicos troviamo, in una distesa di ciotoli neri come la pece, un lago di acqua salata di color verde smeraldo dovuto allo sprofondamento di un cratere vulcanico, e al successivo riempimento di acqua salata dove poi hanno proliferato vegetali e alghe marine: da qui lo strabiliante colore verde del lago.

Attraversando la spiaggia, un mare di tonalità blu dove è sconsigliato balneare per la pericolosità delle correnti e tutt’intorno formazioni rocciose scavate dal vento e dall’acqua.

Anche qui inutile dire che i fotografi verranno pienamente soddisfatti dai colori e dal panorama, una spiaggia unica al mondo, un vero paradiso naturale.

Proseguendo poco più a sud, un cartello posto tra le rocce laviche, segna “l’entrata” a Los Hervideros, un tratto di scogliera a strapiombo sull’oceano Atlantico dove il mare dà il meglio di sé con le onde che si infrangono e le rocce modellate e plasmate dagli agenti atmosferici assumono stranissime forme.

Natura allo stato puro, senso di libertà ma anche di impotenza in uno dei tratti più incontaminati e più selvaggi di Lanzarote.

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  • LE SALINE E I VIGNETI

Ecco due grandi produzioni dell’isola: il sale e il vino.

Le Saline, bellissime da vedere e da fotografare, si trovano sempre nella parte sud-ovest dell’isola.

Sempre create da una laguna di origine vulcanica, dove poi è filtrata l’acqua marina, che evaporando permette l’estrazione del sale, si accentua sempre più la commistione fra uomo e natura tanto cara a Manrique.

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La “Geria”, invece, situata nella parte nord est di Lanzarote è la zona dei vigneti, dove si trovano anche diverse cantine per la degustazione.

La particolarità di queste coltivazioni però, è che non troviamo i filari di vite come in Italia, bensì delle “buche” nel terreno lavico nero e le piante direttamente a terra, così da essere quanto più possibile riparate dal vento, che qui soffia sempre molto forte; spesso queste buche vengono anche accerchiate da mattoncini impilate, sempre a protezione dal vento.

Tutte queste “buche” di colore nero, che si propagano a vista d’occhio, fanno veramente sentire come se si fosse sulla Luna!

  • ISLA GRACIOSA

Dalla parte nord dell’isola, più precisamente dalla città di Orzola, partono i traghetti che collegano Lanzarote a Isla Graciosa.

Il tragitto dura poco più di mezz’ora, il mare spesso è grosso quindi prendete precauzioni se soffrite di mal di mare!

All’arrivo trovate di fianco al porto qualche negozio: un bar, un noleggio bici, qualche negozio di souvenir.. qualsiasi cosa vi serva o vogliate comprare, fatelo qui perché il resto dell’isola è praticamente disabitato e non troverete né cibo né acqua.

Per girare tutta l’isola è necessario noleggiare la bici, noi a piedi ne abbiamo girata meno della metà seguendo la costa; ci sono piccole baie dove prendere il sole (attenzione qui picchia di brutto, anche quando è nuvoloso), il mare però è mosso, con scogli e rocce quindi non l’ideale per fare dei bei bagni rilassanti. In compenso però l’isola è stupenda: desertica, con qualche arbusto sparso e le montagne rocciose come sfondo, una vera oasi di pace.

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Per concludere, questi sono solo dieci dei tanti motivi per cui scegliere Lanzarote come prossima meta estiva.

Dal punto di vista della ricezione alberghiera, ci sono tantissimi hotel, residence e appartamenti da poter affittare senza per forza cedere alle costose comodità di un villaggio; pernottando nei paesini sulla costa Playa Blanca, Costa Teguise, o Puerto del Carmen, la più famosa, troverete anche diversi centri commerciali, supermercati oltre a ristorantini, locali e negozi di souvenir dove stare la sera.

L’isola è assolutamente sicura, facile da girare e molto economica, quindi si presta molto al fai da te.

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Le acque cristalline

di Playa Papagayo

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Un altro fantastico panorama del

Parco Timanfaya

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Monumento al Campesino

Cesar Manrique

Ma soprattutto è un perfetto esempio, come già detto in precedenza, di come l’uomo e la sua opera si siano riuscite a integrare con la natura senza stravolgerla e senza modificarla, anzi, esaltandola e adattandosi ai ritmi naturali o alla conformazione del territorio.

Un territorio difficile, dove vento, vulcani e oceano ti fanno sempre sentire parte di qualcosa di speciale, quasi un posto fuori dal mondo, fortunatamente ancora poco battuto dalle orde di turisti che troviamo su altre isole, spesso molto meno interessanti di questa.

Al prossimo racconto di viaggio!!


 
 
 

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